Il
viola è da sempre il colore dell’ignoto e del mistero. Prende nome
dall’omonimo fiore ed è ampiamente presente in natura in minerali come
l’ametista, nei frutti come le more e i mirtilli, e nell’arcobaleno, di
cui costituisce l’arco più interno. E’ il colore con l’energia più alta
dello spettro visibile.
Considerato
fin dall’antichità come il colore dello spirito – poiché agisce
sull’inconscio dando forza spirituale e ispirazione – rappresenta il
valore medio tra terra e cielo, passione e intelligenza, amore e
saggezza.
La
persona violetta è una persona sensibile, che si sente diversa dalla
massa, che esprime un’energia pura e atavica: ha una forza legata alla
vitalità del rosso e all’intimo raccoglimento dell’azzurro.
E’
il colore che simboleggia l’emisfero destro del cervello, sinonimo di
intelligenza, conoscenza, santità e sobrietà, il viola ha un’influenza
positiva sul sistema nervoso: rilassa ed è utilissimo nella cura
dell’insonnia.
Il
colore viola è considerato di malaugurio da molti artisti, in quanto,
nel medioevo, nel periodo della Quaresima (durante i quali i sacerdoti
indossavano paramenti sacri di colore viola), un’antica legge vietava
tutti i tipi di rappresentazioni teatrali e spettacoli pubblici. I
componenti delle compagnie girovaghe di quell’epoca, che fossero
commedianti, musici o saltimbanchi, costretti a non lavorare (e quindi a
non guadagnare) vivevano quaranta lunghissimi giorni di stenti.
Nonostante
tale motivazione sia decaduta ancora oggi il viola viene volutamente evitato,
ad esempio da alcuni cantanti durante le loro esibizioni, e soprattutto
in televisione.
"Il grigio si intristisce e butta acqua, il viola scappa al tramonto, il
nero si fa nero, il rosso dura poco, il giallo brucia tutto... e
l'azzurro costa caro! E a fare il cielo ce ne vuole... mica solo un
tubetto!"
Antonio Albanese, in Uomo d'acqua dolce, 1996
"Credo che Dio si arrabbi se, per esempio, uno passa vicino al colore viola in un campo senza notarlo."
Alice Walker, il colore viola
"Son belle le sere quando la luce scende di colore e dall'oro e dal viola s'immerge nel turchino."
G. Viologo
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